martedì 18 gennaio 2011

Di nuovo alla sua attenzione signor Berlusconi

di Edgardo Rossi

Signor Berlusconi mi tocca scriverle un’altra volta, lo avevo già fatto (e ben due volte), ma sicuramente lei non se lo ricorda, preso com’è dalle sue feste, dai suoi proclami, dall’inventare scherzi e amenità con cui intrattenere i vari potenti della Terra nelle varie assise internazionali da lei frequentate, oppure ad essere premuroso padrone di casa quando ne ospita qualcuno. Si sa che le sue battute e le sue gag hanno fatto il giro del mondo e sono meriti di cui menare vanto.
Devo essere sincero sono molto dispiaciuto di dover perdere del tempo per causa sua, ma lo faccio volentieri sapendo che lei sta vivendo in gravi ambasce, e aiutare chi soffre è un atto molto umano.
Entro nel nocciolo di questa mia per darle un consiglio; si dimetta! Vada a vivere nel suo castello di Antigua, passi le sue giornate ad organizzare feste, raccontare barzellette e cantare canzoni intrattenendo gli ospiti che sicuramente non mancheranno (per altro pare che per queste cose abbia una naturale talento, non lo butti via).
Lei ha già una certa età, è riuscito a passare indenne dalle tante vicende poco chiare in cui risulta coinvolto, i tanti processi che deve ancora affrontare prevedono tempistiche lunghe, non farà in tempo a vederne la fine. Se si vuole bene e se vuole un po’ di bene ai suoi elettori (dico alla massa popolare che lei da anni illude e circuisce trattandola un po’ come l’utile idiota) vada a vivere ai tropici.
Lei non lo sa, o non se lo ricorda, ma ha avuto un famoso predecessore come spergiuro (andiamo giurare sulla testa dei figli e dei nipoti, ma cos’è una fiction su cosa nostra?) e uomo coinvolto in dubbi affari; si chiamava Cepperello da Prato, meglio noto come ser Ciappelletto, figura resa immortale dal Boccaccio. Lui, coerente fino alla fine, compì il suo più grande inganno in punto di morte e si guadagnò la santità. Lei non ha lo stesso spessore del fu notaio toscano, rischia di prolungare la sua decadenza impegnandosi nel cercare di destabilizzare le istituzioni democratiche, ha già provveduto a licenziare una serie di leggi ad personam, non le sono bastate perché questo Paese possiede una Costituzione, spesso disattesa ma comunque in grado di distinguere il lecito dall’illecito. La sua rischia di essere una fatica si Sisifo, e alla lunga potrebbe anche pagare il conto di ciò che ha fatto. Non se ne vada da questo mondo lasciando solo macerie, la sua memoria storica è già compromessa adesso, non la peggiori, se ne vada in vacanza, forse troverà anche chi potrebbe compiangerla. Ora sta solo accumulando irrisioni, non è stufo?
La saluto con poca stima ma molta sincerità.