venerdì 23 settembre 2011

Colpe e colpevoli di Edgardo Rossi

Le affermazioni fatte da Berlusconi nei suoi deliri di onnipotenza dovrebbero far riflettere. La storia è piena di vecchi patetici che ancora sognano di restare eternamente giovani, tali personaggi sono stati irrisi nella commedia dell’arte, in molti film e libri e persino nella Bibbia. Il punto non è infatti indignarsi per quello che un uomo palesemente malato e istigato da cortigiani compiacenti dice di sé e delle sue prestazioni o delle sue presunte capacità, ma è preoccuparsi di come una nutrita folla di servi plaudenti continuino ad inneggiarlo, di come una serie di sodali continuino a proporlo come unico leder possibile, dimostrando una totale incapacità a sostituirlo con personaggi almeno più dignitosi se non meno malati. Davvero sembra che una parte del Paese sia intrappolata in una sindrome irreversibile verso il più totale degrado. Il gusto per il perverso, l’illegale, l’arroganza, la stupidità sventolata orgogliosamente sembra inattaccabile. Tutti costoro che si nascondono dietro il loro capo e che negano le sue nefandezze sembrano non rendersi conto della transitorietà della vita, sembrano non capire che il loro protettore è anziano, non sono in grado di progettare un futuro, sanno solo attuare una devastante opera di distruzione cercando di soddisfare i loro più bassi istinti di potere e cercheranno di farlo fin che gli sarà permesso di farlo. Ebbene questa forma di corruzione finirà per consumo naturale, forse potrebbe finire anche prima per esaurimento, ma se non ci sarà un risveglio delle coscienze di tante persone a tale degrado ne subentrerà un altro. Non dimentichiamoci che in Italia da sempre vive un nutrito gruppo di persone che praticano l’illegalità, che pagano o si fanno pagare in nero, che cercano raccomandazioni o le danno, che esercitano l’arte dell’arrangiarsi (dicono di sé). E anziché considerare tali comportamenti sbagliati li trasformano in costumi abituali, li definiscono simpatiche marachelle, si autogiustificano, dicono che lo fanno per difesa. Sanno di avere la compiacenza e la condivisioni di molti a loro simili, che se non attuano la stessa illegalità però la sognano o comunque ne mungono qualche briciola. Non voglio tediare con lunghe analisi per cui scelgo un’affermazione netta, senza dei sani principi morali condivisi l’Italia è condannata a diventare un paese senza futuro, e se ci fate caso questo evento è giù in atto, la distruzione incombe ma non si vedono i cantieri della ricostruzione. Cosa si aspetta ancora?