lunedì 17 maggio 2010

Una semplice proposta

Una semplice proposta!
di Edgardo Rossi

In periodi di crisi come questo chi governa parla di sacrifici che tutti dobbiamo attuare per il bene comune, vorrei allora anch’io fare una piccola proposta, lo faccio anche a costo di sollevare accuse di populismo o di superficialità socio-economica.
È risaputo che per risparmiare soldi il ministero delle finanze ha provveduto a praticare tagli di spese definite inutili in vari ambiti della pubblica amministrazione (scuola, ospedali e servizi in primis), perché non si provvede anche ad abbattere i costi della politica in modo serio. I deputati italiani sono i più pagati d’Europa, propongo di adeguare i loro stipendi ai loro colleghi d’oltralpe e di dimezzare i loro salari, provvedendo anche a tagliare i numerosi benefit di cui godono (si va dai massaggi, a tanti piccoli servizi particolari). Propongo altresì che l’aiutante di cui hanno bisogno (il cosiddetto portaborse) venga assunto con contratto regolare, altrimenti non si vede per quale motivo onorevoli e senatori debbano percepire dei soldi per poi o pagare in nero i collaboratori o peggio ancora non assumere nessuno. Propongo anche che vengano abbassati gli stipendi dei vari dirigenti dei tanti carrozzoni statali (in verità molti di questi andrebbero chiusi, ma non sono così ottimista), gli stipendi dei dipendenti della Camera, del Senato e del Quirinale. Devono essere dimezzati anche gli stipendi dei consiglieri regionali e dei presidenti regionali, nonché degli assessori. Ovviamente anche gli emolumenti dei rappresentanti del governo dovrebbero essere adeguati e opportunamente ridimensionati (anche qui vedendo i compensi dei colleghi europei i nostri sono i meglio pagati, e onestamente non capisco il perché). Bisognerebbe poi diminuire il numero di consiglieri provinciali e comunali ed eliminare le circoscrizioni in tutti i comuni. Pochi lo sanno ma il presidente di circoscrizione percepisce uno stipendio sostanzioso per svolgere un ruolo analogo (ma molto ridotto) a quello dell’assessore all’urbanistica, gestire spazi pubblici di un comune di medie dimensioni non è impresa per menti eccelse, basterebbero buon senso ed onestà. Far passare la moltiplicazione delle cariche pubbliche come un sistema di garanzia democratica o, come dice qualcuno, di più incisiva partecipazione, sa un po’ di presa in giro. Certe cariche poi sono state inventate solo per premiare amici e conoscenti o per dare un contentino a chi ha corso, perdendo, per cariche più importanti.
Ultimo punto le pensioni. Perché chi è stato deputato, senatore, eccetera deve percepire doppia pensione? Se un cittadino ha la ventura di essere eletto per una o più legislature dovrebbe, una volta decaduto dall’incarico, tornare al suo precedente lavoro, giunto all’età della pensione basterebbe sommare i contributi versati e giungere poi all’erogazione di un’unica pensione. Ovviamente non prima dei 65 anni. Se si vive in uno stato di diritto i diritti e i doveri dovrebbero essere ripartiti in maniera equa, mi pare che oggi esistano delle pesanti sperequazioni, non ho ancora sentito nessun partito proporre qualcosa di concreto per eliminarle, io fornisco a chi vuole questa mia semplice idea. Aspetto risposte, anche diverse o alternative, ma reali e concrete. Grazie.

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