venerdì 22 ottobre 2010

All’attenzione del signor Berlusconi

Signor Berlusconi lei è un arrogante, lo è perché usa la sua posizione privilegiata per attaccare e colpire chiunque non la pensi come lei, lo è ancora di più in quanto la sua carica è una carica di servizio, lei dovrebbe servire il Paese, non dovrebbe abusare di un potere che non le appartiene.
La sua azione politica non è al di sopra delle parti, come lei afferma, ed è mirata a preservare i suoi interessi privati a discapito della comunità. Le voglio ricordare però che in democrazia nessuno è al di sopra della legge e chi è chiamato a dirigere un governo deve dimostrare quotidianamente di meritarsi tale incarico non solo con la sua condotta morale, ma anche rispondendo ai dubbi che per qualsiasi motivo possono nascere intorno ai suoi comportamenti. Non si deve pretendere l'impunità solo perché l'alto incarico ne verrebbe danneggiato, l'impunità deve derivare dalla chiarezza dei comportamenti e dall'onestà dell'agire.
Lei sono anni che nega risposte a tanti dubbi che molti cittadini hanno nei suoi confronti, restano poco chiare le origini dei suoi capitali, restano poco chiare certe sue frequentazioni, restano oscuri certi strani movimenti di capitali. Se come dice lei non ha nulla da nascondere deve fare uso dell’arma più potente in suo possesso, ovvero dire la verità. Se non lo farà e continuerà ad utilizzare il potere che le è stato dato per sfuggire a tali domande, allora i dubbi resteranno e diventeranno sempre più pressanti. Abusando del suo ruolo lei potrà anche riuscire a sfuggire alle giuste condanne penali, non sfuggirà al giudizio della storia e, visto che si dice credente, a ben altro giudizio.
Lei si dice perseguitato, è una strana forma di persecuzione quella che ha subito, una persecuzione che le ha permesso di accumulare notevoli ricchezze e di ricoprire cariche di altissimo livello. Dove sono questi accaniti persecutori che ogni giorno minano alla sua libertà? Sarebbero i magistrati di sinistra e i giornalisti di sinistra? Faccia i nomi, dimostri con i fatti e non con le parole queste oscure trame.
Non è che per caso visto che i suoi “nemici” usano le armi della legge e quindi rispettano le regole lei li accusa preventivamente di essere in malafede o peggio per evitare che certe notizie prendano piede? Arringare la folla, istigare i propri fedeli è un metodo molto antico, funzionava già ai tempi dell’antica Roma. Molti ne hanno tratto giovamento.
Non è che forse lei facendo uso dei privilegi che questo paese concede alle cariche pubbliche riesce da anni a rimandare i giusti verdetti? Non è che lei usando numerosi ed abili avvocati e la lungaggine del sistema giudiziario riesce ad ottenere tramite le numerose prescrizioni di cui ha goduto l’impunità? Mi tolga questi dubbi, ne ho diritto come cittadino.
Attendo le sue risposte ai miei (e non solo miei) legittimi dubbi. Dimostri che il mio assunto iniziale è falso e che lei sa accettare il confronto ed è dunque persona gentile e a modo, altrimenti ai miei occhi resterà il giudizio che le ho posto in apertura di questa mia richiesta. Lo so potrebbe dirmi che il mio parere non la interessa, che non mi considera per nulla. Potrebbe anche querelarmi o peggio, ma in tal modo dimostrerebbe che ho ragione io.
Può invece usarmi una cortesia e sorprendermi rispondendomi. Scelga lei cosa preferisce.
Edgardo Rossi

1 commento:

Nico Max TEDESCHI ha detto...

caro Edgardo,sei stato fin troppo garbato ...